#RIDUCILADISTANZA

PROGETTO DI SOSTEGNO INTERNAZIONALE ALL'INFANZIA

perchè #riduciladistanza
Siamo impegnati da più di 10 anni in Africa e in questo tempo abbiamo imparato a conoscere e a farci carico di alcune difficili situazioni di disagio e povertà soprattutto infantile. Oggi, su forte richiesta dei nostri referenti in due strutture, una in Nigeria, la casa famiglia “Antonieta Farani”, e l’altra in CONGO, la casa di accoglienza “Maison Enrica”, abbiamo deciso di aumentare il nostro impegno e proporre una nuova iniziativa #Riduciladistanza, ovvero un progetto di sostegno internazionale all’infanzia.
Cosa significa Sostegno a Distanza
Il Sostegno a Distanza è una forma di supporto economico continuativo che consente di diventare veri e diretti sostenitori di bambini e ragazzi provenienti da percorsi personali dolorosi che vivono in comunità particolarmente povere e disagiate.
A differenza di un’adozione vera e propria, che implica una tutela legale del minore e una vita all’interno di una nuova famiglia, con il Sostegno a Distanza, ai bambini viene garantita assistenza sanitaria, una corretta alimentazione, istruzione e formazione, continuando a vivere nei luoghi dove sono nati e a crescere con le loro famiglie e/o nelle loro comunità di origine.
La speranza è di generare un investimento sul loro futuro o almeno di avviare un tentativo di guidarli verso un destino diverso da quello di troppi bambini, fatto di sopravvivenza sulla “strada”, elemosina, furti, prostituzione.
Il sostegno a distanza non ha vincoli giuridici ed è possibile sospenderlo in ogni momento, avendo l’accortezza di avvisare per tempo l’Associazione che provvederà a trovare un altro sostenitore per il bambino, tutelando così la sua crescita.
Scopo
Lo scopo del sostegno è quello di migliorare la qualità della vita dei bambini e delle comunità in cui essi vivono, agendo in primo luogo sulle necessità immediate di carattere nutrizionale, socio-sanitario e/o di scolarizzazione. Si tratta di un investimento sulla nutrizione, la salute e l’istruzione di bambini. In futuro i bambini che oggi beneficiano del sostegno saranno in grado di dare un contributo alla prosperità della loro comunità senza allontanarsi dai luoghi d’origine.

Come fare ad attivare un sostegno a distanza?

Come funziona
Dopo aver contattato L’Amàca Onlus, le persone interessate ricevono e prendono visione di un documento informativo sul progetto e sulle strutture che ospitano i bambini. L’Associazione presenta inoltre la storia e le fotografie del bambino per cui viene richiesto il sostegno.
I sostenitori scelgono la frequenza delle donazioni: mensile, semestrale, annuale. Il contributo sarà versato in favore de L’Amàca Onlus che provvederà a far pervenire ai destinatari l’importo concordato. L’Associazione avrà cura di ricordare le scadenze o, se necessario, sollecitare i versamenti. A partire dalla prima donazione, il sostegno a distanza si considera attivo.
Contributi
Il contributo minimo richiesto alle persone che decidono di avviare il sostegno è di:
- 27 euro al mese per il sostegno delle bambine ospiti della casa famiglia Antonieta Farani in Nigeria, di cui 25 euro sono destinati alle bambine e 2 euro coprono i costi di gestione del progetto da parte dell’Associazione.
- 32 euro al mese per il sostegno dei bambini ospiti della casa di accoglienza Maison Enrica in Congo, di cui 30 euro sono destinati ai bambini e 2 euro coprono i costi di gestione del progetto da parte dell’Associazione.
Queste cifre coprono in genere solo in parte le necessità di crescita di un bambino. Si richiede un impegno concreto, duraturo e costante per garantire ai bambini un percorso di crescita continuo nel tempo. 
Come già accennato, si può decidere di interrompere l’erogazione del contributo dopo aver contattato con un congruo anticipo l’Associazione (almeno 3 mesi), per consentire di trovare altri sostenitori per il bambino a cui sono destinate le donazioni
agevolazioni fiscali
Le donazioni destinate al sostegno a distanza, come le altre donazioni solidali, sono soggette ad agevolazioni fiscali non cumulabili tra loro.
Le persone fisiche infatti, sulla base della propria posizione fiscale, possono scegliere se sia più vantaggioso:
detrarre l’importo donato (per un massimo di 30.000 euro di donazione) al 30%;
oppure
dedurre l’importo donato senza limite assoluto, ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato.

Come avvengono le comunicazioni con il bambino o la bambina?

contatti con il bambino
L’Amàca Onlus fornisce gli aggiornamenti sul sostegno a distanza, attraverso i quali seguire nel tempo lo sviluppo e i progressi del bambino ed è responsabile delle modalità di gestione del rapporto tra la famiglia/persona che dona e il bambino e/o la comunità che riceve.
Le famiglie o le persone, prima di avviare il sostegno, avranno un incontro con l’Associazione, nel corso del quale verranno messe a conoscenza delle norme di gestione del rapporto: invio di informazioni scritte, di lettere, di fotografie e contatti in videochiamata.
I contatti si svolgeranno nelle modalità seguenti:
Durante l’anno i sostenitori riceveranno una lettera e una fotografia del bambino/a e potranno comunicare per tre volte tramite video chiamata telefonica (WhatsApp), in occasione del compleanno, del primo giorno di scuola, Natale. Inoltre, allo scopo di creare un legame tra il sostenitore e i bambini, è prevista una prima videochiamata nel momento in cui inizia il sostegno.
Le video chiamate si svolgeranno in inglese verso la Nigeria e in francese verso il Congo: pertanto, se non si conosce la lingua, si consiglia di farsi aiutare da una persona che faccia da interprete.
Cosa succede quando il bambino diventa maggiorenne 
Non è detto che si interrompa il rapporto e perciò il contributo al compimento della maggiore età. Il donatore può decidere di continuare fino al raggiungimento dell’autonomia, purché il beneficiario sia ancora ospite della casa di accoglienza.
Il ruolo de L’Amàca Onlus 
L’Associazione, che nel corso del tempo ha instaurato un rapporto di estrema fiducia con i referenti delle strutture che ospitano i bambini, organizza e amministra le procedure per il sostegno a distanza e svolge il ruolo di tramite nelle transizioni dei contributi erogati ai beneficiari, verificando che le donazioni versate vengano effettivamente destinate alle necessità dei bambini.
Per tutelare l’ambiente, L’Amàca Onlus ha adottato una politica di riduzione degli sprechi della carta, per questo motivo per lo scambio di comunicazioni tra l’Associazione e i sostenitori, incoraggia l’utilizzo di documentazione in formato digitale, email, telefonate, messaggi sms o WhatsApp.
SOSTEGNO A DISTANZA
Perché 
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LE STRUTTURE DI ACCOGLIENZA ACCREDITATE ALLA DATA DEL 30/03/2020

CASA FAMIGLIA “ANTONIETA FARANI”

Repubblica Federale della Nigeria gestita dalle Suore Passioniste di San
Paolo della Croce.
Referente: Sr Juliet Emereonye (Giulia)
La casa famiglia è nata nel 2005, attualmente ospita 15 bambine e ragazze
di età compresa tra i 5/6 e i 19 anni. È nata con l’obiettivo di offrire alle
bambine un luogo accogliente e protetto, dove poter studiare, giocare,
crescere ma anche e soprattutto lavarsi e nutrirsi. La struttura ospita
gratuitamente bambine e ragazze provenienti da condizioni familiari
estremamente povere e prive di mezzi.
Referente

Sr Juliet Emereonye

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africa occidentale
NIGERIA
città
Ijebu Ode

CASA DI ACCOGLIENZA “MAISON ENRICA”

Referente: Don David Kweti 
Maison Enrica, una casa di accoglienza per bambini da 0 ai 18 anni a Kinshasa in Repubblica Democratica del Congo. La casa accoglie circa 200 tra bambini e ragazzi, quasi tutti orfani di uno o di entrambi i genitori, orfani di guerra e molti a causa dell’HIV, diversi sono i casi di piccoli abbandonati, specie per povertà. Le condizioni di vita sono estremamente disagiate, con una situazione alimentare molto carente (mezza pagnotta di pane al giorno e tazze di the, oltre al fufu, che è un tipo di polenta che si ricava dalla pianta di manioca) e condizioni igieniche davvero problematiche (zecche, tigna e pidocchi sono di normale riscontro nei bambini ospitati).
Referente

Don David Kweti

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